Giustizia Universale Oggettiva
  Culto
 

 

 

La Coscienza persegue il culto interno, per lo Spirito
L’Egoismo persegue il culto esterno, per il Corpo
             
                       Culto Interno
La Coscienza è alla ricerca di un Onestà interiore, di un suo equilibrio, vuole avere un buon rapporto con il proprio io, non vuole l’inganno cerca la Verità. Come in un Tribunale dove la Coscienza rappresenta il Giudice. E’ quindi Obbiettiva nei giudizi sul proprio io e su come il proprio io si comporta nei confronti del Prossimo. Quando si comporta male la Coscienza rimprovera il proprio io, dando i sensi di colpa. Viceversa, quando si comporta bene, conosce l’Onore e il proprio io acquista un valore, delle Virtù, una Dignità. La Coscienza vuole la Perfezione interna (Spirituale) del suo io.
 La Coscienza non vuole che il nostro io sia Egoista. Che parli per pura Vanità, e che si prenda meriti che non ha, agli occhi del Prossimo. Pesa dunque le sue Parole, non devono ingannare. Un attributo della Coscienza è difatti proprio l’Umiltà. Tra l’Apparire e l’Essere sceglie di Essere. L’io, Cerca una coesione con la sua Coscienza e con la Verità. Per la Religione l’io è il “figlio”, la Coscienza è il “Padre”. La Coscienza dà la Conoscenza e fà cresce in intelligenza ( uno dei Sette doni dello Spirito Santo) l’io.
 
                           Culto Esterno
L’Egoismo è l’esatto opposto, mette il suo io con i suoi bisogni al di sopra del prossimo e si fa Giudice di esso. Un attributo dell’Egoismo è difatti la Superbia, non l’Umiltà. Vuole nel prossimo l’onestà e la correttezza. Rimprovera (come la Coscienza Giudice) il prossimo, di cose che anche lui nel segreto commette. Per lui il suo io rappresenta il suo esterno, il suo corpo, quello che si vede. Il suo interno i suoi pensieri secondo lui sono invisibili, crede nelle tenebre. Il suo io è quello riflesso nello specchio esterno, e quello che appare agli occhi del Prossimo. Per cui si vestirà di Virtù, di qualità, attraverso la Parola, che imparerà ad usare a suo piacimento. Osserverà l’ambiente esterno, vedrà cosa per gli altri è importante, e si candita come soluzione, mettendo in vendita la sua immagine. Lo farà consapevole del suo doppio intento, se riuscirà se ne farà un vanto, confermando la sua superiorità in Furbizia. L’Egoismo vede la propria Coscienza come ostacolo delle proprie libertà perché arresterebbe l’inganno, per cui vorrà uccidere la propria Coscienza. L’Egoista vede nel diventare insensibili e cinici una forza, perché non li coinvolge sentimentalmente. Lui vuole Schiavi che gli rendano servizio, non vuole essere Servo. Vede quindi l’Amore, la Coscienza, la vita come una cosa inferiore da abbattere da umiliare da ingannare da sfruttare. Tra l’Essere e Apparire sceglie di Apparire. L’Egoismo fa crescere in Furbizia (interpretata da molti come intelligenza) il proprio io. Vuole la perfezione del corpo
 
Egoismo è bugiardo e fa credere all’io che esiste un recipiente dove gettare i peccati. Lui dichiara che se il peccato che commetti non lo pensi, è come se non lo hai commesso. Se non lo vedono gli altri e come se non lo hai commesso. Le azioni malvagie può non ricordarle consciamente, ma questo non vuol dire che non sono impresse nella memoria. Difatti basta l’ipnosi regressiva e quelle azioni ritornano al conscio. E dove sono andati a finire i peccati se non nell’inconscio?
 

Per la Legge di riflessione
 l’Egoista proietta all’esterno la sua Ombra      -
la Coscienza proietta all’esterno la sua Luce    +
 
 
Il Culto Esterno, che è perseguito dall’Egoismo, crea una Personalità apparente, che si vede. (Corpo)
Il Culto Interno, che è perseguito dalla Coscienza, crea una Personalità Vera, che il mondo non è in grado di vedere. (Spirito)
Osserviamo ore le due Personalità a confronto:
 
                     Personalità apparente
 
La prima Personalità trova “conferma” del proprio essere quando è in grado di demolire,  dall’ abbattere l’animo altrui, dalla Sofferenza del Prossimo. L’esempio possiamo tranquillamente prenderlo dalla classica donna esterna. Essa si convince e ha conferma di “essere”, quando grazie al suo corpo travestito da Amore, riesce a deprimere in quantità (numero di persone) e in qualità ( Gravità della depressione). Anche l’Uomo esterno non differisce affatto dalla donna, esso troverà conferma della sua Personalità, quanto più riesce a demolire con i suoi giudizi (“soprattutto pregiudizi”) il Prossimo, ugualmente in quantità e in qualità.
Già da piccoli il ragazzo diventa Uomo quando reprime, (ritenendolo quindi inferiore) il suo lato femminile, la sua sensibilità. Di riflesso, considererà le donne come esseri inferiori, e per acquistare qualità da Macho sarà duro nei giudizi sui più deboli, sui più sensibili, considerati da lui come donnicciole, senza palle.
Lui, il classico Macho, non è ragionevole e logico: Chi è più forte, chi è più sensibile che riesce a sostenere a stento il peso del dolore o chi riesce a non sentire il peso dolore? Chi alza 100Kg o chi alza 1Kg?
Le Personalità esterne le possiamo chiamare “Pervertite” C.
Per loro anche la Parola ha il contenuto opposto:
Amore (in Verità Odio) Umiltà (in Verità Codardia) Servo (in Verità Sovrano) Pace (in Verità Guerra) Libertà (in Verità Schiavitù) Giustizia (in Verità Ingiustizia) ecc.
E le parole negative diventano positive:
Malizia viene scambiata come una cosa positiva, Invidia viene confusa con Stima, Seduzione viene vista come azione esclusivamente positiva, trasgressione come voglia di amore ecc. lo stesso “Inferno” (che in Verità, è completa assenza di vita e dolore illimitato, il peggior incubo immaginabile senza risveglio) viene invece interpretato come un luogo di godimento.
 
                        Personalità Vera
 
La Coscienza da la Conoscenza anche dei nostri veri bisogni, delle nostre debolezze, di ciò che ci rende felici e cio che ci rende infelici. Per cui si muoverà di conseguenza verso il Prossimo in maniera di essere causa di ciò che è bene, che rende felice, che soddisfa i bisogni. Il suo bisogno d’Amore lo soddisfa proiettandolo nel Prossimo. E’ felice se il Prossimo è felice.
Se il Prossimo sta male, sta male anche lui.
Non Giudica facilmente il Prossimo, anche perché razionalmente non possiede i dati di causa che hanno prodotto quella conseguenza. Quando la personalità vera viene giudicata la sua Coscienza arresta i suoi impulsi di difesa, verifica obbiettivamente se il giudizio ha come fondamento la ragione e in tal caso, ringrazia, perché quel giudizio vero ha illuminato una parte oscura del proprio io. Non si ferma a pensare se l’accusatore può avere diritto o meno a giudicare. Se però il giudizio non ha fondamento allora indossa l’abito meritato della Dignità. La Coscienza abbattendo l’Egoismo del proprio io entra in conoscenza dei suoi istinti, dei suoi scatti di ira irrazionali, e combattendoli si rafforza, studia le proprie Tentazioni, le combatte e scopre la verità su cio che aveva veramente bisogno, si conosce, e nello stesso tempo riconosce anche il prossimo. Quando l’io sposa la Coscienza nasce la Personalità Vera. Essa ama la Verità.
Ma non essendo di questo mondo, perché il mondo ama la falsità, tende a isolarsi dal sociale. Questo crea dolore, difatti nessuno vuole sentirsi escluso dal mondo, e tutti vorremmo essere amati accettati, capiti.
L’Egoista che attacca il Prossimo con i pregiudizi, inconsciamente vuole proprio quello, isolare il Prossimo dal sociale, privarlo dell’amore e della comprensione di chi gli è vicino. Si pregiudicano i Drogati, alcolizzati, poveri, mendicanti, fumatori, carcerati ecc. tutti i più disagiati.
 
(Garzanti)
Pregiudizio:
Giudizio, opinione errata dovuta a scarsa conoscenza dei fatti o ad accettazione non critica di errate opinioni altrui; credenza superstiziosa: lo studio approfondito ci libera dai pregiudizi; è un – popolare.
 
 
In questa Realtà  si può capire chiaramente che tutto ciò che si mette in vendita fuori, in onore della nostra immagine, lo si è perso dentro. Chi vende una cosa Sacra come l’amore, lo ha perso dentro. Difatti chi sposa una personalità esterna è destinato ad essere deluso. Il vero Amore non può per sua natura deludere.
 
 
                      Riassunto:
Se tutta la volontà di Giustizia avesse la direzione opposta C, cioè fosse indirizzata verso il nostro io, il nostro interno, anziché l’esterno, allora davvero si cresce spiritualmente e si apriranno gli occhi. Se l’obbiettività, l’onesta, la verità la cercassimo dentro allora saremmo davvero obbiettivi onesti e veri fuori.
Occorre disciplinare se stessi anziché il Prossimo.
 
 
 
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